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ENRICA ZARFATI

Foto Marco Rocchi

Enrica era nata negli anni 20 alla Garbatella e da lì non si era più mossa. Era facile, sino a qualche anno fa, incontrarla nel suo Lotto. Lei che aveva una grande storia alle spalle: una delle poche donne tornata da quell'inferno chiamato Auschwitz-Birkenau. Era stata catturata nel maggio del 44 per delazione fascista; e nel campo di sterminio era arrivata nella calda estate di quello stesso anno. Mortificata nella sua intimità, era solo un numero. Liberata nel maggio del 45 a Rawensbruk, a settembre era tornata nella sua Garbatella; da dove non si sarebbe più mossa. Dedita alla famiglia e al lavoro, la sua era una storia di orrore, raccontata con delicatezza; per quel poco che si poteva. Oggi, Enrica ci ha lasciato. Di lei ricordo tante cose, tanti momenti tante emozioni. Ci ha donato un "patrimonio" di ricordi; racchiusi in una intervista rilasciata alla fine degli anni 90. Con lei se ne va l'ultima donna romana sopravvissuta alla Shoah ancora vivente. Ma se ne va soprattutto un pezzo di storia ed una parte di cuore; per tutti noi l'abbiamo conosciuta. Riposa in pace, Enrica: tu che da Auschwitz forse non eri davvero mai uscita

Elio Limentani

5 settembre 2016

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